User:Lacrime d'inchiostro (Tears of ink): Difference between revisions

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<div style="margin-left:left; margin-right:auto; width:20%; border:0.2px solid black; background-color:white; vertical-align:middle; text-align:left; padding:20px; position:fixed; top:300px; left:200px">
<div style="margin-left:left; width:25%; height:10%; border:0; background-color:#00001a; vertical-align:middle; text-align:left; padding:20px;">
<p><span style="text-align:justify; font-family: Andale Mono,AndaleMono,monospace; font-size: 10; color:white;">Nitro<br>
'''L'oracolo di Selfie'''<br>
(The Oracle of Selfie)<br>
</br>
 
&emsp;&emsp;&emsp;"Cambia la tua vita con un click / il tuo autoscatto è il mio riscatto, ricatto con l'autoritratto ogni tuo contatto non soddisfatto / non ho neanche un tasto, ma non pensare che abbia del tatto se dura più l'imbarazzo un secondo prima dello scatto / però di giorno non esco mai se vedo che intorno non c'è il wi-fi / vedo il mondo in modo contorto distorto come il fisheye / poi ti espongo il corpo online, faccio rapporto secondo i like / vuoi che ti segua il mondo, ma in fondo nemmeno tu sai dove vai e allora... / forse 'sta vita non è mia e vivo dentro un reply / rimarrò giovane per sempre dentro al mio display / una nazione sottovuoto senza servi e dei / con la reputazione in foto, siamo Selfie-Made / ho una retina tipo steadycam / la vita è una recita, in Video Veritas / fammi una foto segnaletica visto che oggigiorno una foto vi insegna l'etica / edita, non medita, poi addebita la tua credit card / dimentica la tua identità, è più autentica la tua replica / non hai un account: è un handicap / conta la presenza scenica / a metà tra carne e pixel, l'opera più triste della genetica / soltanto gli animi più fragili hanno alibi stabili e vedono attimi in HI-QUALITY / siamo al 100%, ma in poco saremo scarichi, ma in fondo cosa immagini se il mondo è pieno di immagini / e di giorno non esce mai se vede che intorno non c'è il wi-fi / vedo se stesso in modo complesso, compresso in due gigabyte / chiede l'amplesso, ma solo online / vede il riflesso di ciò che fai, vede un universo finto attraverso un filtro di Afterlight e allora... / forse 'sta vita non è mia e vivo dentro a un reply / rimarrò giovane per sempre dentro al mio display / una nazione sottovuoto senza servi e dei, con la reputazione in foto, siamo Selfie-Made / dimentica i tuoi meriti e i trofei, non hai proseliti in un cosmo che si compra sopra Ebay / siamo ancora rei, ma nella storia che vorrei vivo in eterno in uno schermo, sono il nuovo Dorian Gray / ed immagina uno specchio nel quale puoi modificarti, assottigliare i tuoi tratti al fine di assomigliare agli altri / hai una fotocamera interna, ma un giorno se la ribalti scoprirai una vita persa e il mondo che avevi davanti / e vissero infelici ed empi, pieni di amici digitali virtuali e sorridenti / spettacolo dei nostri tempi, aspetti il tuo miracolo e ti arrendi all'oracolo di Selfie." (Nitro, <u>L'oracolo di Selfie</u> (The Oracle of Selfie), Suicidol, 2015)
</p></span style></br>
 
<p><span style="text-align:justify; font-size: 10; color:white;">"Change your life with one click / your selfie is my ransom, I blackmail with the self-portrait each of your unsatisfied contacts / I don't even have a button, but don't think I have any tact if the embarrassment endures one second before the shot / but I never go out during the day if I see that there's no wi-fi around / I see the world in a twisted way, deformed like a fisheye / then I show the body online, I make report according to the likes / you want the world to follow you but in the end, you don't even know where you're going and so... / maybe this life is not mine and I live inside of a reply / I will be forever young on my screen / a vacuum-packed nation with no slaves and gods / with a reputation in pictures, we're Selfie-Made / I have a retina like a steadycam / life is a recital, in Video Veritas / take a mugshot of me since nowadays a photograph teaches you ethics / edit it, don't meditate, then debit it to your credit card / forget about your identity, your replicant is more authentic then you / you don't have an account: it's a handicap / the stage presence matters / halfway between flesh and pixels, the saddest product of genetics / only the most fragile souls have got stable alibies and see moments in HI-QUALITY / we're at 100%, but we'll be dead soon, though in the end what can you imagine if the world is filled with images / and he never goes out during the day if he sees that there's no wi-fi around / he sees himself in a complex way, compressed in two gigabytes / he asks for intercourse, but only online / he sees the reflection of what you do, he sees a fake universe through a filter of Afterlight's and so... / maybe this life is not mine and I live inside of a reply / I will be forever young on my screen / a vacuum-packed nation with no slaves and gods / with a reputation in pictures, we're Selfie-Made / forget about your merits and trophies, you don't have proselytes in a cosmos that you buy on Ebay / we're still guilty, but in the world that I'd wish to have I live forever on my screen, I'm the new Dorian Gray / and just imagine a mirror in which you can modify yourself, taper your features to look like the others / you have an internal camera, but one day if you'll flip it you'll discover a life that you lost and the world that was in front of it / and they lived unhappy-wickedly ever after, full of digital friends, virtual and smiling / the show of our times, you wait for your miracle and surrender to the oracle of Selfie."</p></span style>
</div>
 
 
 
<div style="margin-left:auto; margin-right:right; width:25%; height:10%; border:0.2px solid black; background-color:white; vertical-align:middle; text-align:left; padding:20px;">
<p><span style="text-align:justify; font-family: Andale Mono,AndaleMono,monospace; font-size: 10;">8/2/20<br>
Ore 11:05<br>
Rotterdam<br>
</br>
 
 
&emsp;&emsp;&emsp;Sei nell'aria in forma di pensieri, fantasie e ricordi e ti ho presa come un raffreddore. Vorrei che sublimassi come grandine soltanto per dissolverti finalmente in terra e abbandonarmi per sempre. Vorrei che cristallizzassi in architetture di vetro fantastiche, possibili soltanto nei sogni, solamente per poterti spaccare in un miliardo di pezzi e chiederti come ci si sente. Vorrei che tutto ciò che ho di te si condessasse in un obelisco di cera solo per osservarti consumare alla fiamma degli incubi che mi torturano la notte e che mi hai lasciato tu. Vorrei poterti imbottigliare in un fiasco vuoto di vino a mollo nel mare per assistere al momento in cui dannerai le carezze di un altro con la tua indifferenza. Vorrei ti sgretolassi al tocco delle mie dita come roccia friabile per accorgerci entrambe che non sei altro che polvere, non sei altro che polvere.</p></span style><br>
 
"You're in the air in the form of thought, fantasies, and memories and I got you like flu. I wish you sublimed as hail only to finally dissolve on the ground and leave me forever. I wish you crystalised in fantastic architectures of glass, only possible in dreams, just to break you in billion pieces and ask you how does it feel. I wish that everything I have of you condensed in an obelisk of wax only to observe you consuming to the flame of the nightmares that torture me at night and that you gave to me. I wish I could bottle you in an empty flask of wine floating in the sea to witness the moment when you'll curse someone else's caresses with your indifference. I wish you crumbled like soft sandstone to the touch of my fingers just so that we realise that you're nothing but dust, you're nothing but dust."
</div>
 
<div style="margin-left:left; margin-right:auto; width:25%; height:10%; border:0.2px solid black; background-color:white; vertical-align:middle; text-align:left; padding:20px;">
<p><span style="text-align:justify; font-family: Andale Mono,AndaleMono,monospace; font-size: 10;">23/11/19<br>
<p><span style="text-align:justify; font-family: Andale Mono,AndaleMono,monospace; font-size: 10;">23/11/19<br>
Ore 22:01<br>
Ore 22:01<br>
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&emsp;&emsp;&emsp;E bisogna vedere cosa scrivi, bisogna vedere se uno scrive e scrive e produce racconti oppure se scrive e scrive di se stesso e del dolore che ha dentro perché coi sentimenti non si mangia ed è proprio così che mi sento, come una fucina di sentimenti incandescenti coi quali non riesco a fare nulla che non sia scottarmi le mani appena provo a lavorarli un po' e implodo, implodo perché da me non esce nulla di edificante per nessuno, soltanto un lamento soffocato che non mi basterà mai.</p></span style><br>
&emsp;&emsp;&emsp;E bisogna vedere cosa scrivi, bisogna vedere se uno scrive e scrive e produce racconti oppure se scrive e scrive di se stesso e del dolore che ha dentro perché coi sentimenti non si mangia ed è proprio questo il punto, mi sento come una fucina di sentimenti incandescenti coi quali non riesco a fare nulla che non sia scottarmi le mani appena provo a lavorarli un po' e implodo, implodo perché da me non esce nulla di edificante per nessuno, soltanto un lamento soffocato che non mi basterà mai.</p></span style><br>


"And we gotta see what you write, we gotta see if one writes and writes and produces stories or if one writes and writes about oneself and about the sorrow that carries inside, for you can't eat feelings and that's exactly my point, I feel like a forge of glowing feelings with which I can do nothing but getting my hands burnt as soon as I try to work them a little and I implode, I implode because nothing edifying for anybody comes out of me, only a stifled moan that won't ever be enough."
"And we gotta see what you write, we gotta see if one writes and writes and produces stories or if one writes and writes about oneself and about the sorrow that carries inside, for you can't eat feelings and that's exactly my point, I feel like a forge of glowing feelings with which I can do nothing but getting my hands burnt as soon as I try to work them a little and I implode, I implode because nothing edifying for anybody comes out of me, only a stifled moan that won't ever be enough."
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<div style="margin-left:auto; margin-right:right; width:20%; border:0.2px solid black; background-color:white; vertical-align:middle; text-align:left; padding:20px;position:fixed; top:300px; left:600px">
<div style="margin-left:auto; margin-right:right; width:25%; height:10%; border:0; background-color:#00001a; vertical-align:middle; text-align:left; padding:20px;">
<p><span style="text-align:justify; font-family: Andale Mono,AndaleMono,monospace; font-size: 10;">23/11/19<br>
<p><span style="text-align:justify; font-family: Andale Mono,AndaleMono,monospace; font-size: 10; color:white;">21/11/19<br>
Ore 22:01<br>
Ore 17:52<br>
Rotterdam<br>
Rotterdam<br>
</br>
</br>




&emsp;&emsp;&emsp;E bisogna vedere cosa scrivi, bisogna vedere se uno scrive e scrive e produce racconti oppure se scrive e scrive di se stesso e del dolore che ha dentro perché coi sentimenti non si mangia ed è proprio così che mi sento, come una fucina di sentimenti incandescenti coi quali non riesco a fare nulla che non sia scottarmi le mani appena provo a lavorarli un po' e implodo, implodo perché da me non esce nulla di edificante per nessuno, soltanto un lamento soffocato che non mi basterà mai.</p></span style><br>
&emsp;&emsp;&emsp;"Ho seminato il panico dentro le mie cellule / ora che ti affronto a viso aperto / cerco di calmarmi respirando piano / cerco di calmarmi liberando un pianto / cercami soltanto se non hai voglia di lottare / cercami soltanto se non sono necessario / coprimi d'oro, voglio luccicare / così un secondo dopo affonderò nel fango / per capire gli ultimi serve una ferita / serve l'occasione di sentirsi soli / fermo il mio giudizio che si abbatte su ogni cosa / cercami soltanto se non hai voglia di lottare / cercami soltanto se non sono necessario / siediti qui accanto solo se non vuoi il contrario / ho seminato il panico dentro le mie cellule / ora che mi affronto a viso aperto." (Gulliver, <u>Se non sono necessario</u> (If I Am Not Necessary), Terranova, 2019)
</p></span style></br>
 
<p><span style="text-align:justify; font-size: 10; color:white;">"I spread panic through my cells / now that I face you openly / I try to calm down by breathing slowly / I try to calm down by setting a cry free / look for me only if you have no will for fighting / look for me only if I am not necessary / cover me with gold, I want to shine / so that a second later I'll sink in mud / in order to understand the-last-ones a wound is needed / the opportunity to feel alone is needed / I suspend my judgment that falls down onto everything / look for me only if you have no will for fighting / look for me only if I am not necessary / seat here beside me only if you don't want the contrary / I spread panic through my cells / now that I face myself openly."
</div>
 
 
 
<div style="margin-left:auto; margin-right:right; width:25%; height:10%; border:0; background-color:#00001a; vertical-align:middle; text-align:left; padding:20px;">
<p><span style="text-align:justify; font-family: Andale Mono,AndaleMono,monospace; font-size: 10; color:white;">13/1/20<br>
ore 14:36<br>
Rotterdam<br>
</br>
 
&emsp;&emsp;&emsp;"Amo quell'attimo prima dell'atto, quando il pilota già vede l'impatto e il fantino sbalzato ha mollato le redini, l'allievo si è ribellato e il maestro ha finito il suo lavoro, giovane uomo, vai, sorprendimi, l'atleta tende i tendini, il terrorista pregusta le quaranta vergini, sa che le merita / finita la predica ha già deciso, la notte è gelida, ma domani click-boom, Allah Akbar! Morte all'America / la folla è incredula, e i led, i riflettori, il pianto dei peccatori, lo schianto dei tuoi valori, i motori in panne, mamma, guarda Notre Dame è in fiamme! Notre Dame è in fiamme! Notre Dame è in fiamme! Notre Dame è in fiamme ed è bella come non è stata mai, è bella come non è stata mai / muore il simbolo, le idee resistono / bada, chi piange un simbolo è un'idolatra / chi piange il bello che guardi meglio, è uno spettacolo: il fumo che avvolge il pinnacolo, l'evento al di fuori del calcolo / l'arte è viva se pure per poco, dal fumo e dal fuoco si affaccia l'oracolo / l'arte è atto unico, ora e subito e se la credi ferma nei musei, mi pari stupido / ce n'è di più nel sacchetto dell'umido, ce n'è di più nel sacchetto dell'umido, che almeno vive, si evolve, è unico" (Anastasio, <u>ATTO ZERO</u> (Act Zero), 2020)
</p></span style></br>


"And we gotta see what you write, we gotta see if one writes and writes and produces stories or if one writes and writes about oneself and about the sorrow that carries inside, for you can't eat feelings and that's exactly my point, I feel like a forge of glowing feelings with which I can do nothing but getting my hands burnt as soon as I try to work them a little and I implode, I implode because nothing edifying for anybody comes out of me, only a stifled moan that won't ever be enough."
<p><span style="text-align:justify; font-size: 10; color:white;">"I love that moment right before the act when the pilot already sees the impact and the knocked off rider has left the rein, the student revolted and the teacher's work is done, young man, go, surprise me, the athlete tenses the tendons, the terrorist looks forward to the forty virgins, he knows he deserves them / once the sermon is over he's already taken a decision, the night is icy but tomorrow click-boom, Allah Akbar! Death to America! the crowd is incredulous, and the LEDs, the spotlights, the crying of sinners, the crash of your values, the cracked engines, mommy, look Notre Dame is on fire! Notre Dame is on fire! Notre Dame is on fire! Notre Dame is on fire and it's more beautiful than ever / the symbol dies, the ideas resist / see, who cries for a symbol is an idolater / who cries for the beauty should have a closer watch, it's spectacular: the smoke that surrounds the pinnacle, the event outside calculation / art is alive even if for a little while, from smoke and fire the oracle appears / art is one-act play, now and immediately and if you believe it's stuck in museum you look stupid to me / there's more of it in a wet waste bag, there's more of it in a wet waste bag, which at least is alive, it evolves, it's unique."</p></span style>
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Latest revision as of 00:58, 3 November 2020

Nitro
L'oracolo di Selfie
(The Oracle of Selfie)

   "Cambia la tua vita con un click / il tuo autoscatto è il mio riscatto, ricatto con l'autoritratto ogni tuo contatto non soddisfatto / non ho neanche un tasto, ma non pensare che abbia del tatto se dura più l'imbarazzo un secondo prima dello scatto / però di giorno non esco mai se vedo che intorno non c'è il wi-fi / vedo il mondo in modo contorto distorto come il fisheye / poi ti espongo il corpo online, faccio rapporto secondo i like / vuoi che ti segua il mondo, ma in fondo nemmeno tu sai dove vai e allora... / forse 'sta vita non è mia e vivo dentro un reply / rimarrò giovane per sempre dentro al mio display / una nazione sottovuoto senza servi e dei / con la reputazione in foto, siamo Selfie-Made / ho una retina tipo steadycam / la vita è una recita, in Video Veritas / fammi una foto segnaletica visto che oggigiorno una foto vi insegna l'etica / edita, non medita, poi addebita la tua credit card / dimentica la tua identità, è più autentica la tua replica / non hai un account: è un handicap / conta la presenza scenica / a metà tra carne e pixel, l'opera più triste della genetica / soltanto gli animi più fragili hanno alibi stabili e vedono attimi in HI-QUALITY / siamo al 100%, ma in poco saremo scarichi, ma in fondo cosa immagini se il mondo è pieno di immagini / e di giorno non esce mai se vede che intorno non c'è il wi-fi / vedo se stesso in modo complesso, compresso in due gigabyte / chiede l'amplesso, ma solo online / vede il riflesso di ciò che fai, vede un universo finto attraverso un filtro di Afterlight e allora... / forse 'sta vita non è mia e vivo dentro a un reply / rimarrò giovane per sempre dentro al mio display / una nazione sottovuoto senza servi e dei, con la reputazione in foto, siamo Selfie-Made / dimentica i tuoi meriti e i trofei, non hai proseliti in un cosmo che si compra sopra Ebay / siamo ancora rei, ma nella storia che vorrei vivo in eterno in uno schermo, sono il nuovo Dorian Gray / ed immagina uno specchio nel quale puoi modificarti, assottigliare i tuoi tratti al fine di assomigliare agli altri / hai una fotocamera interna, ma un giorno se la ribalti scoprirai una vita persa e il mondo che avevi davanti / e vissero infelici ed empi, pieni di amici digitali virtuali e sorridenti / spettacolo dei nostri tempi, aspetti il tuo miracolo e ti arrendi all'oracolo di Selfie." (Nitro, L'oracolo di Selfie (The Oracle of Selfie), Suicidol, 2015)


"Change your life with one click / your selfie is my ransom, I blackmail with the self-portrait each of your unsatisfied contacts / I don't even have a button, but don't think I have any tact if the embarrassment endures one second before the shot / but I never go out during the day if I see that there's no wi-fi around / I see the world in a twisted way, deformed like a fisheye / then I show the body online, I make report according to the likes / you want the world to follow you but in the end, you don't even know where you're going and so... / maybe this life is not mine and I live inside of a reply / I will be forever young on my screen / a vacuum-packed nation with no slaves and gods / with a reputation in pictures, we're Selfie-Made / I have a retina like a steadycam / life is a recital, in Video Veritas / take a mugshot of me since nowadays a photograph teaches you ethics / edit it, don't meditate, then debit it to your credit card / forget about your identity, your replicant is more authentic then you / you don't have an account: it's a handicap / the stage presence matters / halfway between flesh and pixels, the saddest product of genetics / only the most fragile souls have got stable alibies and see moments in HI-QUALITY / we're at 100%, but we'll be dead soon, though in the end what can you imagine if the world is filled with images / and he never goes out during the day if he sees that there's no wi-fi around / he sees himself in a complex way, compressed in two gigabytes / he asks for intercourse, but only online / he sees the reflection of what you do, he sees a fake universe through a filter of Afterlight's and so... / maybe this life is not mine and I live inside of a reply / I will be forever young on my screen / a vacuum-packed nation with no slaves and gods / with a reputation in pictures, we're Selfie-Made / forget about your merits and trophies, you don't have proselytes in a cosmos that you buy on Ebay / we're still guilty, but in the world that I'd wish to have I live forever on my screen, I'm the new Dorian Gray / and just imagine a mirror in which you can modify yourself, taper your features to look like the others / you have an internal camera, but one day if you'll flip it you'll discover a life that you lost and the world that was in front of it / and they lived unhappy-wickedly ever after, full of digital friends, virtual and smiling / the show of our times, you wait for your miracle and surrender to the oracle of Selfie."


8/2/20
Ore 11:05
Rotterdam

   Sei nell'aria in forma di pensieri, fantasie e ricordi e ti ho presa come un raffreddore. Vorrei che sublimassi come grandine soltanto per dissolverti finalmente in terra e abbandonarmi per sempre. Vorrei che cristallizzassi in architetture di vetro fantastiche, possibili soltanto nei sogni, solamente per poterti spaccare in un miliardo di pezzi e chiederti come ci si sente. Vorrei che tutto ciò che ho di te si condessasse in un obelisco di cera solo per osservarti consumare alla fiamma degli incubi che mi torturano la notte e che mi hai lasciato tu. Vorrei poterti imbottigliare in un fiasco vuoto di vino a mollo nel mare per assistere al momento in cui dannerai le carezze di un altro con la tua indifferenza. Vorrei ti sgretolassi al tocco delle mie dita come roccia friabile per accorgerci entrambe che non sei altro che polvere, non sei altro che polvere.


"You're in the air in the form of thought, fantasies, and memories and I got you like flu. I wish you sublimed as hail only to finally dissolve on the ground and leave me forever. I wish you crystalised in fantastic architectures of glass, only possible in dreams, just to break you in billion pieces and ask you how does it feel. I wish that everything I have of you condensed in an obelisk of wax only to observe you consuming to the flame of the nightmares that torture me at night and that you gave to me. I wish I could bottle you in an empty flask of wine floating in the sea to witness the moment when you'll curse someone else's caresses with your indifference. I wish you crumbled like soft sandstone to the touch of my fingers just so that we realise that you're nothing but dust, you're nothing but dust."

23/11/19
Ore 22:01
Rotterdam

   E bisogna vedere cosa scrivi, bisogna vedere se uno scrive e scrive e produce racconti oppure se scrive e scrive di se stesso e del dolore che ha dentro perché coi sentimenti non si mangia ed è proprio questo il punto, mi sento come una fucina di sentimenti incandescenti coi quali non riesco a fare nulla che non sia scottarmi le mani appena provo a lavorarli un po' e implodo, implodo perché da me non esce nulla di edificante per nessuno, soltanto un lamento soffocato che non mi basterà mai.


"And we gotta see what you write, we gotta see if one writes and writes and produces stories or if one writes and writes about oneself and about the sorrow that carries inside, for you can't eat feelings and that's exactly my point, I feel like a forge of glowing feelings with which I can do nothing but getting my hands burnt as soon as I try to work them a little and I implode, I implode because nothing edifying for anybody comes out of me, only a stifled moan that won't ever be enough."

21/11/19
Ore 17:52
Rotterdam

   "Ho seminato il panico dentro le mie cellule / ora che ti affronto a viso aperto / cerco di calmarmi respirando piano / cerco di calmarmi liberando un pianto / cercami soltanto se non hai voglia di lottare / cercami soltanto se non sono necessario / coprimi d'oro, voglio luccicare / così un secondo dopo affonderò nel fango / per capire gli ultimi serve una ferita / serve l'occasione di sentirsi soli / fermo il mio giudizio che si abbatte su ogni cosa / cercami soltanto se non hai voglia di lottare / cercami soltanto se non sono necessario / siediti qui accanto solo se non vuoi il contrario / ho seminato il panico dentro le mie cellule / ora che mi affronto a viso aperto." (Gulliver, Se non sono necessario (If I Am Not Necessary), Terranova, 2019)


"I spread panic through my cells / now that I face you openly / I try to calm down by breathing slowly / I try to calm down by setting a cry free / look for me only if you have no will for fighting / look for me only if I am not necessary / cover me with gold, I want to shine / so that a second later I'll sink in mud / in order to understand the-last-ones a wound is needed / the opportunity to feel alone is needed / I suspend my judgment that falls down onto everything / look for me only if you have no will for fighting / look for me only if I am not necessary / seat here beside me only if you don't want the contrary / I spread panic through my cells / now that I face myself openly."


13/1/20
ore 14:36
Rotterdam

   "Amo quell'attimo prima dell'atto, quando il pilota già vede l'impatto e il fantino sbalzato ha mollato le redini, l'allievo si è ribellato e il maestro ha finito il suo lavoro, giovane uomo, vai, sorprendimi, l'atleta tende i tendini, il terrorista pregusta le quaranta vergini, sa che le merita / finita la predica ha già deciso, la notte è gelida, ma domani click-boom, Allah Akbar! Morte all'America / la folla è incredula, e i led, i riflettori, il pianto dei peccatori, lo schianto dei tuoi valori, i motori in panne, mamma, guarda Notre Dame è in fiamme! Notre Dame è in fiamme! Notre Dame è in fiamme! Notre Dame è in fiamme ed è bella come non è stata mai, è bella come non è stata mai / muore il simbolo, le idee resistono / bada, chi piange un simbolo è un'idolatra / chi piange il bello che guardi meglio, è uno spettacolo: il fumo che avvolge il pinnacolo, l'evento al di fuori del calcolo / l'arte è viva se pure per poco, dal fumo e dal fuoco si affaccia l'oracolo / l'arte è atto unico, ora e subito e se la credi ferma nei musei, mi pari stupido / ce n'è di più nel sacchetto dell'umido, ce n'è di più nel sacchetto dell'umido, che almeno vive, si evolve, è unico" (Anastasio, ATTO ZERO (Act Zero), 2020)


"I love that moment right before the act when the pilot already sees the impact and the knocked off rider has left the rein, the student revolted and the teacher's work is done, young man, go, surprise me, the athlete tenses the tendons, the terrorist looks forward to the forty virgins, he knows he deserves them / once the sermon is over he's already taken a decision, the night is icy but tomorrow click-boom, Allah Akbar! Death to America! the crowd is incredulous, and the LEDs, the spotlights, the crying of sinners, the crash of your values, the cracked engines, mommy, look Notre Dame is on fire! Notre Dame is on fire! Notre Dame is on fire! Notre Dame is on fire and it's more beautiful than ever / the symbol dies, the ideas resist / see, who cries for a symbol is an idolater / who cries for the beauty should have a closer watch, it's spectacular: the smoke that surrounds the pinnacle, the event outside calculation / art is alive even if for a little while, from smoke and fire the oracle appears / art is one-act play, now and immediately and if you believe it's stuck in museum you look stupid to me / there's more of it in a wet waste bag, there's more of it in a wet waste bag, which at least is alive, it evolves, it's unique."